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Un lama a guardia delle capre contro il lupo

Walter Bettoni

Il lupo è arrivato anche in Valle Antrona e ha già lasciato il suo indelebile segno. Ovviamente anche qui la popolazione si è subito divisa in due fazioni contrapposte.

A Borgomezzavalle, Nina Liebhardt e Patrick Lutz, allevatori di capre, sono arrivati a mettere in atto una particolare difesa per i propri animali da reddito.
Innanzitutto hanno rinunciato ai cani maremmani poiché essi difendono il gregge dal lupo ma possono attaccare gli ignari escursionisti che transitano nelle vicinanze e quindi, sull’esempio di quanto già fatto in alcune zone d’America, hanno preso un lama affidandogli la difesa delle loro capre.

Il lama scalcia, attacca, sputa ed emette suoni che sembrano grida e può arrampicarsi lungo i ripidi pendii delle nostre montagne tenendo lontano il predatore. Anche in Ticino è già partito un esperimento simile con l’utilizzo di due lama, il risultato sembrerebbe valido anche se resta il dubbio sulla validità in caso di attacco di un branco di predatori.

Il lupo è certamente tornato! Erano oltre cent’anni che non popolava più le valli del Piemonte Orientale e invece adesso è diventato una presenza stabile. Dai pochi esemplari (in dispersione) segnalati qua e là già negli anni scorsi, siamo passati ad un numero crescente di predazioni e di segnalazioni: Valsesia, Valstrona, Bassa Ossola, Anzasca, Antrona. Fabio Carosso, vice presidente della Regione Piemonte dice: «Il lupo è un animale protetto ma, dalle continue e diversificate segnalazioni che ci arrivano, con ogni probabilità il numero di branchi è in crescita esponenziale per questo motivo abbiamo convocato i tavoli Stato-Regione, il primo per il 23 gennaio ad Asti e il secondo per il 31 a Torino».

Foto Internet Trip Chic

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