Incontri di primavera
Una di queste sere, attraverso il vetro della finestra, ho visto una volpe sedersi sul muretto davanti a casa dove è solita accucciarsi Bea, la nostra cagnetta.
Gli animali, se non sono disturbati, si rendono meno furtivi. L’aria è ancora frizzante ma sono arrivate le rondini. Merli, ghiandaie, fringuelli e cince sono indaffarati a preparare il nido per le prossime covate e
l’allocco lancia le sue cupe grida notturne .
Tra i sassi dei muri si espongono al sole lucertole muraiole e ramarri. La siccità castiga invece le salamandre che prediligono l’acqua e le tane umide. Capita d’incontrarle dopo uno sporadico scroscio di pioggia mentre incedono con lentezza ostentando le brillanti macchia giallo nere. A questo animale si attribuisce la capacità di resistere al fuoco.
Mi è capitato una mattina d’imbattermi in un uccello difficile d’avvistare per le sue caratteristiche elusive e il volo radente e silenzioso: l’ùpupa. Sorvolava i prati puliti di Porcareccia alla ricerca di insetti e lombrichi e ho potuto fotografarlo dopo che si era posato sul ramo di un ciliegio.
Celebrato da poeti e artisti, deve il suo nome al caratteristico verso che produce. Ho letto che migra a sud del Sahara e colonizza gran parte d’Europa e Asia.
E’ un animale affascinante che rappresenta, negli stemmi araldici, alcune città europee. Dal 2008 è l’uccello nazionale dello stato d’Israele.