Antrona, colonia walser ?
Nella storiografia tradizionale (Bertamini 2007) Antrona era considerata l’anello mancante della “guardia tedesca del Monte Rosa”, attorno alla seconda grande montagna d’Europa l’unica comunità a non avere origini walser. Un’anomalia storica.
La recente ricerca storica (Rizzi 2020) rilegge i documenti più antichi (XI – XIII secolo) che riconoscono come l’alpe di Antrona sia diventato insediamento stabile nei secoli immediatamente successivi in un processo di passaggio da alpeggio temporaneo a villaggio stanziale che hai uniformemente coinvolto tutte le testate della valli alpine attorno a “grande” Monte Rosa (così a Macugnaga, Campello Monti, Rimella, …). “Tutto induce a concludere che le valli orientali del Rosa siano state lo scenario unico di una contemporanea vicenda di trasformazione di alpi in insediamenti permanenti, secondo il più classico dei modelli walser. E che di questa trasformazione, negli anni 1255-1260, ad Antrona come a Macugnaga, sia stato protagonista quel Guidotto Visconti di Massino che dovremmo quindi storicamente considerare il vero artefice della colonizzazione walser nelle valli ossolane del monte Rosa”.
Nei secoli lontani dell’Alto Medioevo apparteneva all’abbazia di San Gallo passato poi a quella benedettina di Massino, l’alpe di Antrona divenne insediamento colonico dei walser di Saas, come tanti residui etnografici e antropologici paiono confermare. La ricerca storico-documentaria pare confermare le origini walser di Antrona e scioglie il nodo di un comune modello insediativo d’alpeggio con le altre “comunità d’alpe” attorno al Monte Rosa.
Questa dell’alpe walser di Antrona è una delle ultime acquisizioni della ricerca storica sul popolamento alpino contenute nel libro di Enrico Rizzi “i Walser e le Alpi – ultimi studi” (Fondazione Monti – Grossi Edizioni, dicembre 2020). “Ultimi” questi studi perché vengono dopo quarant’anni di ricerche e 175 saggi pubblicati sui Walser. Nel libro (affascinante perché conferma con onestà come le conoscenze storiche non sempre hanno certezze assolute, ma evolvono con il proseguire della ricerca) sono presentate anche nuove teorie: una possibile lontana origine scandinava (e non alemanna) dei Walser, una loro presenza nel massiccio del Monte Bianco, la fondazione walser di Livigno (il “Tibet delle Alpi”) e molto altro