Le variazioni del clima dal Medioevo ad oggi
Cosa vi hanno raccontato sul clima europeo? Che è sempre stato freddo e che solo ora le temperature si stanno innalzando? Negli ultimi 1.000 anni ci sono stati periodi molto caldi, come il Periodo Medievale Caldo, seguito da un periodo veramente freddo chiamato Piccola Era Glaciale.
Ma quali sono i fattori che influenzano il clima? L’attività solare, (l’intensità di emissione di calore della nostra stella non è sempre costante, ma anzi è variata nei millenni tra alti e bassi estremi, dal Minimo di Maunder al Massimo attuale) ed eruzioni vulcaniche, (che lanciano cenere nell’atmosfera bloccando i raggi solari in ingresso, abbassando quindi le temperature).
Il Periodo Medievale Caldo è un periodo che va dal X al XIV secolo, dove l’aumento delle temperature, provocò numerosissimi episodi di calore eccessivo e di siccità, che misero in difficoltà le popolazioni delle pianure mediterranee, ma portò anche ad un momento di grande sviluppo e prosperità dell’agricoltura nelle zone marginali, soprattutto nelle zone Alpine, che registrarono un aumento della popolazione e la nascita di nuovi villaggi anche a quote elevate.
Inoltre, la presenza del livello delle nevi permanenti molto più elevato e la scomparsa di ghiacciai e di nevai, permise la creazione di nuove strade e di nuovi passi in alta montagna e quindi di maggiori possibilità di comunicazione tra le popolazioni delle vallate alpine, italiane ed estere. Inoltre, si creò la possibilità di coltivare cereali fino a quote relativamente elevate. Ad esempio, il Passo del Teodulo, ora ricoperto da un ghiacciaio, univa rapidamente Cervinia a Zermatt!
In seguito arrivò la Piccola Era Glaciale, un periodo della storia climatica della Terra che va dal XV a tutto il XIX secolo che registrò un grande abbassamento della temperatura media terrestre.
L’Europa, fu caratterizzata da lunghi periodi di gelo, che portarono inverni molto rigidi ed estati fredde, unitamente a fame, carestia, morte per le popolazioni e alla scomparsa di specie vegetali e animali. Si ebbe un graduale avanzamento di antichi ghiacciai e si assistette alla formazione di nuovi.
In questi anni si assistette al congelamento del Canal Grande di Venezia, della Senna a Parigi e del Tamigi a Londra, dove le temperature erano così basse che per mesi il centro del fiume ospitava un mercato.
L’esempio dei Walser
Queste popolazioni erano originarie dell’Oberland Bernese, (ma secondo nuovi studi sembra che provenissero addirittura dalla Sassonia o dalla Scandinavia) e si stanziarono durante il XII-XIII secolo per un periodo nel Goms, cioè la parte orientale del Vallese, di lingua tedesca. Da lì partirono per scendere verso le vallate italiane, attraverso i passi liberi dal ghiaccio.
Quindi il riscaldamento permise loro di colonizzare le terre più estreme, a ridosso delle vette più elevate, come le terre alte di Macugnaga, Zermatt, Baceno, Formazza, ma anche di Alagna e Gressoney, che vennero dissodate, coltivate e sfruttate per centinaia di anni.
Poi con la Piccola Era Glaciale i ghiacci tornarono ad avere la meglio e a coprire per molti mesi l'anno i valichi alpini. Diminuirono gli scambi tra le valli, si ridussero i pascoli d'alta quota a disposizione, calarono sensibilmente le rese agricole. Le singole comunità restarono isolate e le popolazioni Walser furono costrette in molti casi a modificare le tradizionali attività legate all'agricoltura e all'allevamento del bestiame, cambiando il loro stile di vita.
Ghiacciaio del Rodano e FurkaPass all'inizio del 1900
Il Furkapass nel 2004 - © Foto Norbert Aepli, Switzerland