La voce della montagna
Si terrà il prossimo 16 dicembre alle ore 17 presso la Kongresshaus di Macugnaga la presentazione del volume "La voce della montagna" che raccoglie 61 scritti di Walter Bettoni (1949-2022) comparsi sul periodico il Rosa di cui è stato per cinquant’anni lo storico caporedattore.
Il primo articolo risale al 1971, l’ultimo all’estate 2022. Mezzo secolo di impegno inesausto, assolutamente volontario e gratuito, a servizio della sua terra: la Valle Anzasca. È stato un impegno intellettuale condotto conciliando il lavoro, la famiglia e il giornale.
Tre valori etici e morali hanno guidato il suo impegno giornalistico e sociale.
Il primo è stato la valorizzazione dell’identità territoriale di Macugnaga e della Valle Anzasca, l’ancoraggio saldo alla storia, al folklore, ai valori comunitari di una valle di montagna in tempi di repentini cambiamenti sociali. In questo ambito si inquadra l’impegno per la conservazione e la divulgazione della memoria della straordinaria stagione mineraria dell’estrazione dell’oro conclusasi nel 1961 con la chiusura di Pestarena, l’ultima miniera d’oro delle Alpi. Questo impegno si è espresso come redattore de “Il Foglio d’Oro”, edito annualmente dall’associazione “I figli della miniera”, da lui fondata con altri.
Il secondo valore è stato il rispetto grande e assoluto per la natura e i valori ambientali del Monte Rosa e della Valle Anzasca. In questa antologia vi sono articoli di commovente emozione per quanto la natura, anche severa come quella delle Alpi, può dare agli uomini di ieri e di oggi. Lungimirante in questo senso la proposta del 2001, ignorata e disattesa, per l’istituzione di un Parco Internazionale del Monte Rosa. Siamo convinti che le buone idee hanno semina lunga e raccolti improvvisi.
Il terzo valore è la ricerca di futuro, complesso e ancora incerto per le terre alte. Un futuro da costruire all’insegna dello sviluppo sostenibile e compatibile con il rispetto dell’ambiente naturale, valore assoluto per i territori alpini e non solo. Queste idee fertili e a volte corrosive sono espresse negli “elzeviri”, gli articoli di costume pubblicati a spalla nelle prime pagine de “Il Rosa” a firma Weber,
Una cifra unica accomuna la scrittura giornalistica di Walter Bettoni: l’uso sapiente e misurato dell’intervista, l’unica che permette di dare voce alle donne e agli uomini di una valle di montagna, tra le più aspre e impervie delle Alpi. L’utilizzo dell’intervista per raccontare sogni e dolori di gente senza privilegi e apparentemente senza gloria permette di trasformare il parlato in scrittura. Un impegno gravoso quanto nobile.
Per tutte queste ragioni ci permettiamo di dire, con orgoglio e senza tema di smentita, che per cinquant’anni, dalle colonne di un umile e povero giornale di montagna quale “Il Rosa”, il nostro Weber è stato la voce della Valle Anzasca. La voce della montagna.